BOLOGNA TOUR DELLE ACQUE
Nel XII sec Bologna era la quinta città europea per popolazione e il maggior centro tessile d’Italia, grazie al suo sistema di canali sfruttati per i mulini da seta. Oggi la maggior parte di questi canali è stata interrata e del fitto sistema idrico rimangono tracce quasi solo nella toponomastica.
Partendo dalla Fontana del Nettuno si percorrono le strade del centro fino a via delle Moline, zona dei canali dell’antica città. All’incrocio con via Capo di Lucca si può sentire il rombo del Salto del Canale delle Moline, la cui energia veniva utilizzata per muovere le macine da grano. Ci si sposta poi in Via Piella per ammirare la finestrella sul Canale delle Moline e il ponte sul canale, entrambi con affaccio. Dirigendosi verso ovest si arriva al canale del Cavaticcio che alimentava il navigabile Navile e derivava da quello del Reno, che qui faceva un salto di ben 15 metri, sfruttato come fonte di energia dai numerosi opifici esistenti in questa zona fin dal XII secolo. Si giunge poi a via Riva di Reno, nella quale, come suggerisce il nome, un tempo scorreva il canale di Reno (ora interrato) e via della Grada fino alla sede dei Consorzi dei Canali di Reno e Savena in Bologna.
Il percorso delle acque può proseguire anche fuori dal centro città, con diversi itinerari:
I) La Conserva di Valverde (Bagni di Mario): cisterna sotterranea rinascimentale costruita per alimentare la Fontana del Nettuno.
II) La Chiusa di Casalecchio di Reno: la più antica opera idraulica d’Europa in funzione e riconosciuta dall’UNESCO “Patrimonio Messaggero di una Cultura di Pace a Favore dei Giovani” (raggiungibile anche in bicicletta lungo la pista ciclabile di via Sabotino).
III) Il Canale Navile: la principale via navigabile di collegamento tra Bologna e il fiume Po fin dal Medioevo. Si segue il corso del canale partendo dal parco di Villa Angeletti, passando dal Sostegno del Battiferro, Torreggiani, Landi, Grassi e di Corticella per arrivare infine al Ponte di Corticella.